
Nicola Martelli scrive quanto segue, è rimasto come bozza, è ora di pubblicarlo, visto che forse Lui non ha ancora capito bene il meccanismo di pubblicazione:
"Ma come cazzo vi è venuta l'idea di attivare un meccanismo così complesso senza aver spedito prima le istruzioni...?
Un calorosissimo saluto a tutti da Nicola Martelli da Alessandria! Innanzi tutto rivolgo un plauso a tutti quelli che hanno avuto la splendida idea di dare vita a questo diario virtuale (difficile da scrivere ma molto molto carino!), sono riuscito soltanto adesso ad aggiungere il mio contributo dopo aver capito come funziona...! Del resto il canottaggio, fino alla mia generazione (e compresi tutti quelli della mia generazione come Diomede, Santoro, e altri compagni di COZZALATE che adesso fanno finta di essere acculturati soltanto perchè parlano bene e frequentano i posti in...) era praticato da gente che di questi tempi doveva recuperare 4 o 5 materie per non essere bocciato (e Bepi doveva andare a parlare coi loro professori per cercare di salvare quello che adesso la riforma Moratti chiama elegantemente "DEBITO FORMATIVO...") e si allenava 2 volte al giorno a "pallone" e quando il mare era buono usciva in barca...!
Erano i tempi in cui la nostra dieta era curata dalla signora della salumeria di fronte ed era composta da panino con la capricciosa e birra Peroni grande a fine allenamento...
Erano i tempi in cui quando arrivavano i canottieri sulla pista di atletica (e a volte correvano col culo di fuori...), si spostavano tutti dalle corsie... e l'allenatore dell'atletica diceva impaurito con voce flebile "Scusate potreste lasciare libera la prima corsia? I ragazzi devono fare un test...!" e qualcuno dei COZZALI rispondeva "Hou, e ci jè! Ma corr' d' Chiù pe' tte!"...
Erano i tempi in cui quando si partiva per Gavirate, oltre alle borse a alle barche, si portavano 2 o 3 casse di birra, una scatola di sigari e 2 o 3 mazzi di carte...
Erano i tempi in cui per accompagnare la birra, sul pulmino si mangiavano panini da mezzo chilo farciti di pasta, tonno, wurstel, ketchup, insalata, patatine, carne, sgombri...
Erano i tempi in cui per digerire i panini si beveva la "Spuma Bionda" marca GUIZZA...
Erano i tempi in cui quando si arrivava a Gavirate col pulmino nuovo con lo stemma del CUS Bari (curato dalla Designer Giuliana Natuzzi...) la gente diceva "ma che cazzo è quella figura sul pulmino...?"
Erano i tempi in cui si arrivava a Gavirate, si scaricavano dal pulmino le tre casse di birra vuote (bestemmiando) e si iniziava a giocare a carte sul prato, fumando il sigaro, mentre tutti gli altri allenatori di tutte le altre squadre facevano l'impalatura alle barche...
Erano i tempi in cui si vincevano tutte le gare a cui si partecipava durante la regata nazionale...
Erano i tempi in cui si tornava in treno da Milano e si trascorreva la nottata a giocare alla STOPPA nello scompartimento, scorreggiando dopo aver mangiato 3 menù completi del Mc Donald...
Erano i tempi in cui saliva la Polfer perchè la chiamava il capotreno perchè sul treno si giocava a soldi...
Del resto, ho visto dal Blog che la generazione attuale viene invitata ad avere più CAZZIMMA con la foto dell'ultima nostra rimpatriata. La cosa mi onora e mi inorgoglisce... Anche perchè le porcate più grosse le pensavomo e le organizzavamo noi...!
Erano i tempi dei veri COZZALI... Ragazzi dal fisico quasi precario e dalle palle da mezzo chilo l'una, che facevano della CAZZIMMA il credo quotidiano della propria vita."