mercoledì, maggio 30, 2007

Riunione di Sezione


Gentili Soci/Canottieri,

Con la presente Vi invito a partecipare alla riunione di sezione che si terrà Lunedì 4 Giugno alle ore 19.00 presso il C.U.S. Bari.
Nel corso della stessa cercheremo tra l'altro di riprendere le fila delle discussioni avviate in sede pre-elettorale ed illustrare le recenti e più rilevanti problematiche affrontate nelle riunioni del C.D.
Invito peraltro tutti i partecipanti che lo desiderino a presentare eventuali idee e/o progetti che saranno ovviamente oggetto di discussione.
Verrà inoltre ufficialmente presentato il caposezione Dott. Nicola Cilli.
Vi prego di diffondere il più possibile tale informazione e di essere puntuali poichè la riunione terminerà alle ore 20.30.
Cordiali saluti,
Fabio Diomede.

martedì, maggio 29, 2007

MUUUUUU!!!!!!


2.51.7!!!!!

Avete ragione a dire che nn devo scrivere dopo l'allenameto perchè l'ossino lo lascio tutto li!

Ora appunto vi chiederete a cosa si riferisce il tempo scritto sopra???

Be è il tempo che ho fatto oggi sui 1000 metri al remoergometro!!! Mi sono sentito davvero una Mukka e nn posso fare a meno di condividere questo momento con voi!Be che sia il mio record è scontato però era tanto che nn facevo cantare cosi il nostro amato-odiato remoergometro alla media di 1.25.9!!!Adesso a chi mi chiederà se scendo sotto i 6'00" sui 2000 potrò rispondere di si con piu sicurezza dato che ho ben 9"sec. da poter gestirenella seconda metà del percorso!!!!

'Mo' mi chiedo.... cosa mai avrei potuto combinare se mi fossi trovato a farlo nella nostra palestra 'alla cusab' con Grangallo e MaRtinelli che mi mostravano le loro "chianelle"????

MUUUUUUUUU!!!!!!!
p.s. mi scuso per gli eventuali errori nello scritto!!

Ciabatta di Design

...indovina di chi sono?

lunedì, maggio 28, 2007

Ciabatta di Design

...indovina di chi sono?

sabato, maggio 26, 2007

Buona visione..


Ragazzi, voglio proporvi due filmati..
Il primo è una delle gare, secondo me, più belle che abbia mai visto..
Gli altri, invece, sono episodi "divertenti"...pensate fossero successi a Bari...
Grazie a youtube..che tradotto significa appunto:....??





giovedì, maggio 24, 2007

1 - 3 GIUGNO LINZ COPPA DEL MONDO........

..........IL GRANDE MUKKA CI SARA' E NOI SIAMO TUTTI CON LUI VERO COMPARI?
In culo alla balena Domenico tireremo tutti con te!

mercoledì, maggio 23, 2007

Grazie...


Sono onorato di questo inCarIco concessomi...
La miA campagna elettOrale forse non è stata esemplare, ma ho cercato di colpirvi lì, nel vostro punto più debole..il cuore.
Adesso che sono qui proMetto dI rispettare i punti cardine che hanno fatto riporre la vs fiducia in me.
Saranno allesTiti spogliatoI più grandi, con vasCa idromassaggio e massaggiatore post-allenamentO. Ci sarà più lavoro per tutti gli atleti in regola con le quote associative.
Farò diminuire la quota associativa annuale.
Sarà istituita una convenzione con la Sig.ra DelBar per farvi avere una peroni da 33cl ogni qualvolta vi dirigiate verso lo spogliatoio.
Ma il mio impegno maggiore, e forse quello più duro, sarà quello di cercare di dire meno caxxate.
Inoltre, concludendo, cercherò di divulgare sempre i valori a cui fa riferimento questo blog fatto di grandi persone (e anche qualcuna con un certo charme nds) ..
Grazie a tutti voi...
Sono commosso.

un blogger che fa tendenza



da oscuro canottiere a stella di prima grandezza del trendsetting!


sembrava impossibile eppure è successo uno dei nostri tutto casa e sport è stato arruolato nelle file del mimi' nazionale, il coiffeur delle dive e delle miss di salsomaggiore, per fare da modello alla nuova acconciatura che il maestro mimì si appresta a lanciare sul mercato dell'estetica nazionale e internazionale.

martedì, maggio 22, 2007

Che ne dite??





Ragazzi..ho trovato questo
link...

http://www.buoniposti.it/puglia.asp


Vedete un pò chi c'è al secondo posto...
Che ne dite..facciamo una capatina in settimana??
Giovedì??
PS: appena posso aggiungo un'immagine degna..

lunedì, maggio 21, 2007

Bollettino..


Mi rivolgo ai partecipanti della campagna di Piediluco 2007..

Com'è andata?
Vittime..Feriti..?
Gloria....?

venerdì, maggio 18, 2007

...Mimmo Perna Story

riportiamo un articolo scritto da MIMMO PERNA, eccellente uomo di sport, allenatore, fotografo e giornalista.
vi invitiamo a visitare il suo blog a
http://canottaggioedintorni.blog.kataweb.it
la foto è invece a disposizione sul sito della federazione ed è opera di igor meijer




Era il 1986.
Nottingham, Gran Bretagna.
Il mio primo click ad un campionato del mondo.
Mi chiese di farlo Donato Martucci, il “ signore” del giornalismo sportivo in Italia e direttore della rivista “ il Canottaggio”. Ero giovane, allenavo alla Sisport FIAT. Torta, Gainotti, Longhin, Pantano . Quattro senza pesi leggeri.
Fu primo al traguardo, braccia tese, sguardo al cielo. Click.
Doppio senior, Pescialli e Belgeri allenati da Giuseppe Polti. Campioni del mondo davanti ai mostri sacri. Scattai più volte.
Fermai in una immagine la gioia di Fabrizio Ravasi, Andrea Re & Co. Iridata conferma dell’ammiraglia pesi leggeri allenata da Giovanni Postiglione. L’otto leggero azzurro sarà sette volte di fila sul podio più alto superando i già mitici Esposito e Verroca, campioni del mondo in doppio dal 1980 al 1985.
E poi, ancora, con Aiese e Romano. Due senza senior. Sul podio sulla punta dei piedi per non apparire troppo bassi. Andrea Coppola il loro tecnico ci rimise i suoi baffi per quell’argento!
Erano felici posillipini.
Fu contento il partenopeo Donato Martucci,. Anche delle mie foto. Da quel momento ho cominciato a collaborare con l’ufficio stampa.
Era l’era di Thor Nilsen, coadiuvato da De Capua e Postiglione. Il norvegese voluto alla guida del remo italiano da Paolo d’Aloja.
I fratelli Abbagnale e lo zio, dott. La Mura avevano già vinto a Los Angeles nel 1984 la loro 1a Olimpiade guidati dal folletto “Peppiniello Di Capua” e già Redgrave tentava l’attacco dei loro primati insieme al compagno Holmes.
C’era ancora la DDR,
i gemelli Landvoigt terminavano la loro eccezionale carriera nel due senza sotto gli occhi, poco sobri, dei fratelli dell’URSS, Yuri e Nicolaj Pimenov.
I Giochi di Seoul li ho guardati alla TV insieme agli amici stabiesi, nel loro circolo. Quella sera eravamo in tanti, ospiti di Pasquale Gaeta e del non dimenticato Geppino Cesarano .
Fu l’apoteosi.
Prima il due con: “ Non li prendono più. “ . I fratelloni d’Italia resero gloria anche a Giampiero Galeazzi, poi, Agostino. Il terzo della stirpe. Insieme a Davide Tizzano, Gianluca Farina e Piero Poli dominarono la specialità del quattro di coppia, da sempre egemonia tedesca.
Due ori olimpici; non era mai accaduto!
Tre uomini in barca. Sono di Pompei.
Gli Abbagnale sono cresciuti, son diventati tre. Ma dura poco. L’impeto naturale di Agostino viene frenato da una tromboflebite. La mura,(‘o dottore) intanto difendeva con veemenza le sue teorie.
I fratelloni a Bled nel 1989 vincono ancora una volta. Ci sono anch’io pronto allo scatto. Peppe, leva le braccia al cielo, piange di gioia. E… non è finita.
Nuovi giovani emergono.
Filippo Soffici, nipote del noto pittore Ardengo divide il quattro di coppia con Calabrese, Tizzano e Farina. Ingoiano amaro un argento dopo un finale al cardiopalma con l’Olanda che, per un soffio, vince.
L’anno prima, a Milano, Filippo aveva vinto il mondiale junior con il suo singolo, un Filippi. Nello stesso giorno Matthew Pinsent si affermava nel due senza mettendosi al servizio di Sir Steve Redgrave. Insieme vinceranno ai Giochi di Barcellona e Atlanta. Il due senza fu il loro regno.
Intanto crolla il muro di Berlino. Resisteva dal 1961. Ero appena nato.
Con il muro crolla anche la Repubblica Democratica Tedesca.
Nel 1990 a Lake Barrington, in Tasmania fa la sua ultima apparizione nel candore della rigorosissima maglia bianca con il compasso e il martello ricamati in oro sul tricolore in diagonale.
Il due senza ed il quattro senza furono le ultime due vittorie iridate di una storia remiera da leggenda.
Poi, cani sciolti. Atleti e tecnici. Il dott. Thomas Lange passa alla RFA.
Thor Nilsen chiude un decennio non privo di amarezze con i dirigenti italiani e Theo Koerner viene ingaggiato dalla FIC. Serafico, tranquillo, con un palmares invidiabile con la DDR, addirittura più umano del glaciale norvegese.
Si cambia.Metodo e stile.
Arrivano dall’America le nuove pale a losanga. Si mettono a registro nel raduno estivo di Vernago in trentino.
Al sud La Mura fa lo stesso con i nipoti, fanno fatica.
È l’anno olimpico. Barcellona si prepara per la sua festa.
Citius, Altius, Fortius.
Gaudì…us, fu l’Olimpiade della cultura Catalana.
Umana. Solo un po’ lontana. I canottieri erano in un villaggetto a Banyoles.
A 120 kilometri. Un mondiale con i cinque cerhi. Per me la prima Olimpiade.
Da fotografo. Come atleta non avrei mai potuto! Scattavo, ad un palmo da terra. Mi sentivo nell’ombelico del mondo. Ero felice. C’era anche Gabriella, mia futura moglie.
Caldo torrido, campo di gara perfetto. Redgrave suggellò il dominio nel due senza, Thomas Lange in chiave occidentale mise in fila Vaclav Chalupa, che, oltre al secondo posto, poteva vantare di una folta chioma, ed il biondo polacco Broniewski.
Carmine e Giuseppe Abbagnale e il loro fido timoniere Peppino di Capua si dovettero chinare alla freschezza atletica dei britannici Greg e Jonathan Searle. Con il loro timoniere Garry Herbert, raccolti in un unico abbraccio raccolsero le ovazioni del pubblico al quale avevano regalato un finale emozionante.
Conservo ancora quell’istante.
Nel quattro di coppia la Germania, ormai unica, riprendeva le redini e relegava l’Italia di Soffici , Galtarossa, Corona e Farina alla medaglia di bronzo nel quadruplo.
Argento per i norvegesi guidati dal saggio Alf Hansen pluricampione in doppio con il fratello Frank. Unico equipaggio ad usare ancora i remi in legno con pala macon.
La vittoria dell’otto canadese guidato da Derek Porter per 14 centesimi su Romania e Germania chiudeva l’avventura in terra di Spagna.
E così, dopo appena due anni si chiude anche la direzione tecnica del tedesco Koerner.
Siamo nel 1993.
Gianantonio Romanini affida a Giuseppe La Mura la guida della squadra nazionale. ‘O dottore.
Il suo programma non è facile da digerire. Gli atleti fanno fatica ma hanno fiducia.
Ai mondiali di Roudnice, quell’anno, gli Abbagnale tentano la rivincita sui Searle ma nulla possono.
Si chiude un ciclo. L’oro. Loro che sono stati la guida del remo nazionale, l’esempio da seguire per generazioni di canottieri, dovettero cedere lo scettro. La squadra cresce . Lavora. Si scontra con le nuove teorie.
Intanto nascono nuovi equipaggi.
Il 4 di coppia ed il 4 senza di Mornati, Leonardo, Dei Rossi, Molea.
Li ripresi ad Indianapolis.
Una “magnifique machine” la definirono i tecnici francesi a Tampere nel 95 quando salirono sul podio più alto. Il remo italiano navigò nell’oro, quell’anno. Esaurii tutta la scorta di pellicole.
4X, 2+, 4-,2- pl, 4-pl, dieci barche qualificate per le Olimpiadi. Le aspettative per i Giochi di Atlanta crebbero.
Agostino Abbagnale ritornò ai remi. Tirò in barca pure Davide Tizzano che intanto aveva regatato sul Moro di Venezia in Coppa America.
Otto anni di pausa per un nuovo oro olimpico. Quello del centenario.
De Coubertin le avrebbe assegnate di diritto ad Atene. La Coca Cola le volle ad Atlanta.
Lo vinsero nel doppio. Con il cuore, e con il vento nelle braccia. Ad Agostino mancava il fratello Giuseppe, fuori dai Giochi pochi giorni prima della partenza. A Davide mancava la corona d’alloro lasciata a Seoul. La ritrovò.
L’unica medaglia tra sei barche in finale. Plauso e delusione. Le polemiche furono il pane post olimpico.
La Mura si dimise. Poi, ricominciò.
Chiamò alla sua corte anche uno psicologo. Donna. Paola Lausdei.
Si lavorò. Sodo.
Per ancora quattro, lunghi, anni. Il ritmo dei Giochi Olimpici.
Sydney. Sarebbe stato bellissimo, ma le finanze federali non consentivano la presenza del fotografo.
Click. Salutai la squadra con un servizio fatto a Piediluco alla fine del raduno.
La “Croce del Sud” ammiro’ l’Italia del remo applaudendo.
I cavalieri delle acque Raineri, Galtarossa, Sartori, Abbagnale.
Terzo oro olimpico per il terzo “fratellone”.
Luini e Pettinari argento.
Pochi trovano senza la fatica la gioia
che più di ogni altra cosa dà luce alla vita.
Così canta Pindaro nella decima Olimpica cominciando a raccontare le origini delle olimpiadi. Perché lo sforzo sportivo, portava per gli antichi greci, quasi ad un’estasi mistica, ad un’illuminazione che apriva l’umano al divino.
Divino: Steve Redgrave; come fa la chioccia coi pulcini, pose sotto le sue ali Matthew Pinsent, James Craknell, Timoty Forster e si fece guidare verso il suo quinto oro olimpico.
La leggenda.
A consegnare alla storia il potente armo d’oltre Manica furono i nostri eroi:
Carlo Mornati, Lorenzo Carboncini, Riccardo Dei Rossi, Valter Molea. Fra il tripudio dei ventimila spettatori a 26 centesimi. Grandissimi.
Come tutto il movimento remiero italiano. Pochi ma buoni.
Poi ancora quattro, lunghi, anni. Il ritmo dei Giochi Olimpici.
Si lavora sodo. Passando per Lucerna, Siviglia, Milano.
Riprendo la mia Nikon, seguo di nuovo tutti gli appuntamenti. La pellicola intanto è diventata obsoleta. Mi converto alla fotografia digitale e provo a nutrire con le immagini il sito federale.
Svizzera, Spagna, Italia. In attesa di sbarcare in Grecia, kalimera!
Atene. L’Olimpiade!
Come la prima dell’era moderna, nel 1896.
Come quella cantata da Pindaro.
Sport e tragedia. Greca naturalmente.
Il velocista Kenteris, come un bambino, si inventa un banale incidente per coprire le sue marachelle. Sospetto doping!
Fuori dai giochi prima ancora che la fiaccola del fuoco olimpico, simbolo della moderna tecnologia, si inchini finalmente all’uomo!
In ginocchio anche la Grecia, il suo popolo, offeso, mortificato, macchiato nella purezza dello spirito olimpico per cui Gianna Angelopulos, presidente dell’AthOC volle fortemente i giochi nell’Attica. Là, dove soffia forte il meltemi, fresco vento estivo.
Si temeva per il bacino di Schinias, a poche centinaia di metri dal punto in cui Filippide mosse i primi passi verso Atene. Quarantaduechilometri
centonovantacinquemetri stremato al suolo annunciò la vittoria sui persiani. Correva forte. Come ha fatto Baldini, fino alla fine nello storico Panathinaiko.
Anche i canottieri a Schinias hanno tirato fino alla fine, hanno dato tutto, si sono svuotati di ogni energia. Lo hanno fatto con orgoglio e generosità portando a casa tre bronzi. In qualche altra federazione avrebbero fatto i salti di gioia.
Noi, torniamo a casa con lo stesso spirito di chi segue un funerale. Facendo credere a chi è arrivato “solo” terzo di avere fallito l’obiettivo.
Pronti a puntare il dito. Il pollice, verso.
Come nella migliore tradizione per condannare chi ha sbagliato.
Come se fosse facile, scontato, matematico.
Allenare è un’arte. Comunicare, anche!
Le aspettative è vero, erano elevate. Ce le siamo create, dentro di noi, da buoni spettatori di parte. Senza prendere in considerazione quelle degli altri. Se
errori ci sono stati analizziamoli, serenamente, continuando come sappiamo fare a produrre nuove leve per nuovi successi. Intanto un plauso a tutti.
mimmo perna

Dovere..


Ragazzi ve lo dovevo proprio far vedere...
Occhio alla fine...

@ M.Roccia...visti gli ultimi fatti forse un pò ci riguarda!!
cmq

mercoledì, maggio 16, 2007

E dopo il new look...fiesta


Sabato 2 giugno a Ruvo ci sarà una festa in una fastosa Masseria.
L'inizio è previsto per le 23.00 con musica dance '70 e '80, divertentismo, commerciale.
Questa festa è stata organizzata da un mio amico, membro dell'Associazione culturale Ipernicchia di Ruvo.
L'ingresso è per invito e il costo è di 5 euro a cranio.

TIMONIERI VIL RAZZA DANNATA

L'uscita in barca di ieri mi ha fatto venire in mente che potremmo aprire un post di cazzate dette, sia in allenamento che in gara, dai timonieri.
Tutti loro hanno attraversato una fase in cui, ancora alle prime armi, non avevano ben capito cosa cacchio ci facevano sdraiati in un loculo riempiti in continuazione da viaggi d'acqua puzzolente, con un branco di energumeni che li ricoprono degli improperi più impensabili, e tentano ogni giorno di sodomizzarli sotto la doccia.
Comincerei con il caso più recente ovvero con il giovane ma ormai grande Niccolò, Nino D'angelo, Pansini.
"lunga.....dolce dolce.....via"
"finale....pale in acqua.....via"

nuovo layout

in onore del compleanno del mutta una nuova veste grafica.
attendo proposte di foto per sostituire lo sconosciuto surfista ... mi raccomando cercate di essere ecumenici!!

duro 18 ... no! quella foto no ...!!!

martedì, maggio 15, 2007

AUGURI consiglier Muttttta!!!


Ma questi saranno tutti i suoi amici che lo hanno votato alle ultime elezioni del CUS per eleggerlo a Consigliere...oppure sono i suoi amici che vanno a firmare il bigliettino di auguri per il compleanno?!?!?
BOOOOOOOOOOO....A ME NON INTERESSA TANTO GLI AUGURI PER "NEO-CONSIGLIERE" NON LI HO ANCORA FATTI...E ALLORA
D O P P I A U G U R I M U T T T T T TAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!
ps:chiedo scusa a Gutta per non aver associato i miei auguri al suo post...in modo da fargli raggiungere il record di 3 commenti estranei (differenti da quelli suoi) in un mese...ma io ero in arretrato con gli auguri per consigliere quindi dovevo fare doppi auguri!!
pps:l'ultimo che si associa agli auguri (in questo mio post)...E' RIKKKKKIONE DICHIARATO!!!

....toh.....




..vedi un pò cosa sono riuscito a pescare stasera..
..non è mica roba da neofiti..
cmq Auguri Muttley

mercoledì, maggio 09, 2007

Servi della gleba?

La settimana prossima.Stop.
Giovedì.Stop.
ore 20.30 circa.Stop.
Match.Stop.

Avanti coi nomi...

mercoledì, maggio 02, 2007

Kant che té pass..

..nel dolore della mancata partita dedico questo brano popolare siculo al Fishing Team...
PS: mi servirebbe una voce bianca che canti in falsetto..
Canto della pesca
(rivolgendosi al tonno, nel pescarlo, gli uomini intonavano questo canto)

O chi beddi occhiuzzi chi hai
Chi ti ni fai? Chi ti ni fai?
O chi beddi occhiuzzi chi hai non mi li dai? Non mi li dai?
No, no, no nun ti li do Nun ti li do, no, no, no,
picchì me matri non vo!
Me l'hai prumisu e dammili e dammili e dammili e da!
No no no nun ti li do nun ti li do no no no
picchì u' me zitu nun vo.