
si sia immischiato in un giro strano...
Trofeo Antonelli 197... e qualcosa
"Rigoletto"(al secolo Mimmo Attolino), "sparafucile"(Mangialardi),insieme a "Poppi" (Antonio Modugno) e forse Carlo D'Agostino timoniere Nicola Fornarelli.
in un'altra formazione Rigoletto e Sparafucile con Marabello ed il "Toro" (Formica) nello stesso anno vincevano i campionati del mare a Chiusi. Nel filmato si intravede il nostro amico Pino Scarpellino ed altri che non ricordo...
potrò anche sbagliarmi , ma è passato solo qualche anno...... ai diretti interessati la sentenza!
Praticamente ......la preistoria!
1977 Amalfi
in camera io(al secolo...scorso Paolo Attolino), Maurogiovanni ed Enzo Caradonna.... Il sottoscritto faceva anche da telecomando (pratica poi diffusa negli anni '90....attori principali i timonieri). nella compagine barese anche Fabio Scaramuzzi e non ricordo altri....
allora si usciva tra le "carogne" del macello comunale e Piero Ricco riusciva a mettere nel carniere anche qualche cefalo....utilizzando lo spazio tra i due scafi che componevano l'imbarcazione per fare la traina..... altri tempi!!
A parte dei forum "classici", il Presidente P. Triggiani ha istituito una serie di
forum dove discutere le problematiche del canottaggio nella nostra regione.
I forum sono a tema e l'idea è quella di prendere quello che ne viene fuori fra un paio di settimane per poi discuterne nel Consiglio del Comitato Regionale così da tirar fuori un documento unitario per tutte le società di Puglia&Basilicata.
Questo documento poi verrà proposto ai candidati Presidenti FIC (si vota a dicembre) sia per dar peso ai 10-11 voti della regione, sia per vedere loro come si pongono.
Quindi occorre registrarsi al sito www.ficpuglia.it (senza iscrizione non si può scrivere) e dite la vostra su uno o più dei temi presenti su cui avete un'opinione, un'idea o altro ancora.
Volendo si può anche proporre di aprire un nuovo forum su un argomento non presente (fare capo a Zichichi).
La federazione aveva organizzato un viaggio premio per noi, neo ragazzini campioni, onde consentirci di assistere ai campionati mondiali assoluti, con lo scopo di farci innamorare sempre più del nostro meraviglioso sport.
Cavolo se ci sono riusciti!
Non posso descrivere quale fosse l’emozione di viaggiare insieme con i nostri eroi azzurri: il quattro senza di De Piccoli, il grande singolista Umberto Ragazzi (come non dimenticare le interminabili sfide con l’amico avversario Marco Marconcini campione del mondo juniores), il gigantesco Rossetto nuovo prodiero del due con.
Ci sentivamo un po’ come loro, al loro fianco mi sentivo anch’io campione, camminavo levitando nell’aria a trenta centimetri da terra.
L’emozione diventò frenesia quando nel gruppo degli atleti scorsi lui, il mito, l’uomo che era stato capace di salire sul tetto del mondo, il campione olimpico Primo Baran che si accingeva ad affrontare l’ennesima competizione mondiale, penso l’ultima, della sua incredibile carriera sportiva.
Lui non sapeva neanche che io esistessi ma io quella emozione, l’ho portata dentro di me per tutta la vita e la custodisco gelosamente.
Quell’emozione, insieme con il sudore, la fatica, i calli sulle mani, le sconfitte, le lacrime, le vittorie, mi ha consentito di diventare uomo pur restando ragazzo.
Sono trascorsi trentatre anni da allora io sono ancora qui tra tanti meravigliosi amici canottieri che, pazzi come me, amano ancora sfidarsi sui campi di regata ed anche tu, maestro, sei qui tra di noi a dispensare consigli tecnici e soprattutto sorrisi e cordialità, esattamente come allora.
Ancora non sai che io esista, ma io sabato mattina rivedendoti ho provato la stessa emozione di tanti anni fa, e sento il dovere di ringraziarti per tutto quello che tu, con l’esempio, hai saputo dare a noi canottieri, ragazzini di tutte le età.
Gennaro Fortunato
CUS BARI
(fonte www.canottaggio.org)