martedì, ottobre 21, 2008

Una frase così detta da una persona così non la consiglio a nessuno

Questa è una delle storie più spaventose che si possano immaginare, una di quelle storie che fanno da confne, da linea di demarcazione.
Prima si poteva dire che qui da noi queste cose non succedono, non qui, non da noi.
Dopo no..certe cose succedono anche qui e anche da noi...e sono anche peggio.
Tra le tante cose incredibili che succedono in questa storia, forse la più incredibile è la persona protagonista di questi fatti.
Una persona di cui non penseresti mai potesse rivelarsi così, una persona vicina a noi, stimata da noi e benvoluta sempre da noi.
Questa storia è così spaventosa che per quanto non si usi più la parola mostro nei casi di cronaca, qui mi sento in dovere di usare.
Questa è una storia vera.
Una storia di fatti avvenuti e testimoniati.
Una storia che mi fa ancora accapponare i peli della schiena al sol ricordo.

Siamo a Bari nel porto di Bari..in quel tratto di mare che costeggia la banchina Marisabella.
In fondo, verso nord abbiamo il porto turistico del centro universitario sportivo della città..quasi inattivo la mattina del 21 ottobre 2008.
Dall'altro lato, verso sud sud ovest, abbiamo il faro del molo pozzoli, con assiepati sotto di esso, una schiera di pescatori con canna fissa a caccia del cefalo più grosso.

Il porto di Bari in questo periodo dell'anno è pieno di cefali, ma questa è un'altra storia.

Sono le 9.00 circa quando a rompere il silenzio di un tranquillo martedì mattina sono degli scrosci d'acqua..scrosci dovuti ad una imbarcazione da canottaggio..un doppio fuori scalmo.
La lora andatura crea buchinellacqua (ndr) ad un'andatura di circa 20 / 22 colpi al minuto...le leve dei remi sono alquanto pesanti, lo sforzo sta.

Su quel doppio quella mattina si allenavano due persone, le uniche quella mattina.
Si mettono d'accordo la sera prima per quell'allenamento convinti di poter sfruttare qualche ora di mare calmo, infatto così è.
Il capovoga, tranquillo e pacato ha una discreta conoscenza dei prodotti alimentari tipici pugliesi.
Ill prodiere personaggio a tratti ambiguo con delle dichiarate personalità multiple ha discrete conoscenze in campo di fisica quantistica...quark, antiquark e gluoni.

Il tempo passa, lo sforzo si intensifica, la nebbia si dissolve e intanto l'allenamento va avanti.
Erano ormai le 9.30 circa quando il doppio fuoriscalmo si prestava a fare il suo ennesimo percorso..ma ecco.
Ecco ad un tratto che una voce distrae la concentrazione del capovoga..una frase che cambierà l'esito dell'allenamento e il resto della sua esitenza.
Una frase che farà nascere interrogativi e farà crollare certezze.
Una frase così detta da una persona così non la consiglio a nessuno
sopratutto durante un allenamento:

Cazzo (errata corrige: Cavolo)..ho un capello in bocca!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Dato che ho promesso al mio compagno di barca di intervenire, eccomi qua!

Quando si dice: fare di una pulce un aquila!!!!
La telecronica è tutta abbastanza vera, a parte alcune pinze e llacchere aggiunte, ma non posso negare quanto riportato, se non per l'esclamazione che nulla aveva a vedere con l'organo sessuale maschile, ma si è limitata a un semplice "Cavolo!".

Ma il fatto resta! Nonostante stessimo per perdere l'equilibrio per i miei tentativi di liberarmi dall'affare lungo e setoso e le risate scomposte del capivolga, effettivamente qualcosa che sembrava un capello mi è venuto addosso ... ora date le caratteristiche mie e del suddetto capovoga, non ho davvero idea di dove possa essere venuto!!

U' capiseziò

Anonimo ha detto...

Ah un'altra cosa...quella foto non mi rende proprio giustizia: io stavo bello sveglio e arzillo stamattina!!

Di nuovo: U' capiseziò

GuttaLex ha detto...

SIGNORI...HO PORTATO U' CAPISEZIO' SUL BLOG!!!!

il rosso ha detto...

CAPELLO NN ERA , MA PELO DI PASSèRA!
LICENZA POETICA

ispanico ha detto...

cronaca degna del miglior carlo lucarelli.
Il fatto invece, ha semplicemente dell'incredibile!!!

The Rocket ha detto...

Si, in effetti la cronica non é niente male e l'episodio alquanto "curioso" ma, pur non volendo star lí a spaccar il capello in 4, mi chiedo quanto abbiano influito sul buon Gutta e sulla disposizione del porto le vicissitudini di quella mattina:
se ancora ancora il porto turistico guarda piú o meno verso nord (anche se io lo ricordavo a Ovest), il faro bianconero, quello del molo Pizzoli l'hanno spostato ieri verso Sud Ovest?

MUKKA ha detto...

rocket devi capire che la la frase in questione avrà scompletamente sconvolto il nostro gutta quindi il suo cervello per un bel po di tempo ricevevà sicuramete informazioni distorte... chissà per quanto ancora si ripercuoteranno questi fenomeni...
cmq è da apprezzare la conistoria, veramente dettagliata e da fiato sospeso, anche in condizioni avverse è riuscito a raccontare questo fenomenale evento...

The Rocket ha detto...

Capisco Mukka e prendo nota, anche perché pare che si sia un pó scombussolato sull'intera rosa dei 20: pare che il Grecale non possa piú venire da NE perché "la Grecia é a Ovest". Temo che se non si riprende saremo costretti ad intervenire con cure invasive

Adriano ha detto...

agghiacciante!

FrancoNero ha detto...

non ci credo....
sono propio questi gli episodi che mi rincuorano della mia lontanaza...posso dire di non esserci stato e di essere ancora, forse, mentalmente stabile...