Questa è una delle storie più spaventose che si possano immaginare, una di quelle storie che fanno da confne, da linea di demarcazione.
Prima si poteva dire che qui da noi queste cose non succedono, non qui, non da noi.
Dopo no..certe cose succedono anche qui e anche da noi...e sono anche peggio.
Tra le tante cose incredibili che succedono in questa storia, forse la più incredibile è la persona protagonista di questi fatti.
Una persona di cui non penseresti mai potesse rivelarsi così, una persona vicina a noi, stimata da noi e benvoluta sempre da noi.
Questa storia è così spaventosa che per quanto non si usi più la parola
mostro nei casi di cronaca, qui mi sento in dovere di usare.
Questa è una storia vera.
Una storia di fatti avvenuti e testimoniati.
Una storia che mi fa ancora accapponare i peli della schiena al sol ricordo.
Siamo a Bari nel porto di Bari..in quel tratto di mare che costeggia la banchina Marisabella.
In fondo, verso nord abbiamo il porto turistico del centro universitario sportivo della città..quasi inattivo la mattina del 21 ottobre 2008.
Dall'altro lato, verso sud sud ovest, abbiamo il faro del molo pozzoli, con assiepati sotto di esso, una schiera di pescatori con canna fissa a caccia del cefalo più grosso.
Il porto di Bari in questo periodo dell'anno è pieno di cefali, ma questa è un'altra storia.
Sono le 9.00 circa quando a rompere il silenzio di un tranquillo martedì mattina sono degli scrosci d'acqua..scrosci dovuti ad una imbarcazione da canottaggio..un doppio fuori scalmo.
La lora andatura crea buchinellacqua (
ndr) ad un'andatura di circa 20 / 22 colpi al minuto...le leve dei remi sono alquanto pesanti, lo sforzo sta.
Su quel doppio quella mattina si allenavano due persone, le uniche quella mattina.
Si mettono d'accordo la sera prima per quell'allenamento convinti di poter sfruttare qualche ora di mare calmo, infatto così è.
Il capovoga, tranquillo e pacato ha una discreta conoscenza dei prodotti alimentari tipici pugliesi.
Ill prodiere personaggio a tratti ambiguo con delle dichiarate personalità multiple ha discrete conoscenze in campo di fisica quantistica...quark, antiquark e gluoni.
Il tempo passa, lo sforzo si intensifica, la nebbia si dissolve e intanto l'allenamento va avanti.
Erano ormai le 9.30 circa quando il doppio fuoriscalmo si prestava a fare il suo ennesimo percorso..ma ecco.
Ecco ad un tratto che una voce distrae la concentrazione del capovoga..una frase che cambierà l'esito dell'allenamento e il resto della sua esitenza.
Una frase che farà nascere interrogativi e farà crollare certezze.
Una frase così detta da una persona così non la consiglio a nessuno
sopratutto durante un allenamento:
Cazzo (
errata corrige: Cavolo)..ho un capello in bocca!